martedì, Marzo 19, 2024
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Il Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana (CNRI)

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Il Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana (CNRI), una coalizione all'estero di organizzazioni gruppi e personalità democratiche Iraniane, fondata nel 1981 a Teheran per iniziativa di Massoud Rajavi, il Leader della Resistenza Iraniana.

Parlamento in esilio

Il CNRI è composto da piu di 500 membri, inclusi rappresentanti di diverse minoranze etniche e religiose, tra cui Curdi, Baluci, Armeni, ebrei, cristiani e zoroastri, rappresentanti all'estero delle tendenze politiche in Iran. Più della metà dei membri del CNRI sono donne. Agendo come Parlamento in esilio il CNRI ha lo scopo di formare un governo di coalizione democratico e secolare, in Iran.

Le donne costituiscono il 50% dei membri del Consiglio. Cinque organizzazioni sono anche membri del CNRI, incluso l'Organizzazione dei Mojaheddin del Popolo, il più grande e più popolare gruppo di Resistenza in Iran.

Tutte Le Decisioni Sono Prese Democraticamente

Tutti i membri del CNRI hanno diritto ad un voto. Tutte le decisioni sono adottate per semplice vittoria della maggioranza.

Le 25 commissioni del Consiglio formeranno la base per un governo di coalizione una volta che il regime dei mullah sarà rovesciato. Il governo provvisorio resterà in carica per circa sei mesi e la sua principale responsabilità sarà avviare nuove e libere elezioni per una Assemblea Costituente e Legislativa nazionale e trasferire il potere ai rappresentanti del popolo iraniano. A presiedere ogni commissione è una personalità prominente, esperta nel campo. 

La Presidente Eletta

Nell'Agosto del 1993, i membri del CNRI hanno eletto all'unanimità la Sig.ra Maryam Rajavi come futura presidente Iraniana per il periodo di transizione che seguirà il rovesciamento del regime iraniano.

La Sig.ra Rajavi è nata nel 1953 a Teheran ed è laureata in ingegneria metallurgica. Lo Shah ha fatto eseuire la condanna a morte per una delle sue sorelle, Nargess, e il regime Khomeini ne ha uccisa un'altra, Massoumeh, a quel tempo incinta. La Sig.ra Rajavi è stata leader del movimento studentesco anti-shah nel 1970.

Davanti ad un raduno di 15.000 iraniani a Dortmund, in Germania, il 16 giugno 1995, la Sig.ra Rajavi ha annunciato la Carta delle Libertà Fondamentali per un futuro Iran. Nel Giugno 1996, la Sig.ra Rajavi ha presieduto circa 25000 iraniani alla Earls Corte di Londra.

Il fronte di solidarietà nazionale

Nei due giorni di seduta plenaria a Novembre 2002, il CNRI ha adottato un piano per formare "il fronte di Solidarietà Nazionale per Sovvertire la Dittatura Religiosa Iraniana". Il fronte è stato  dichiarato base per racchiudere tutti I repubblicani iraniani che "stanno lottando per un regime democratico indipendente e secolare"

Il Consiglio ha fatto notare che le migliori prospettive per sovvertire il regime necessitano di una grande solidarietà tra gli iraniani, un fatto che ha suggerito al CNRI di ratificare la formazione del Fronte.

La Sig.ra Maryam Rajavi ha dichiarato come il Fronte sia "un riflesso dei più profondi e democratici valori di tutto il popolo iraniano, riguardo all'ideologia, il credo, la religione e l'etnicità che trascende tutti gli interessi di parte e della politica" Ha detto che il Fronte "incarna l'incrollabile desiderio del popolo iraniano di sovvertire il disumano regime dei mullah".

Diritti Umani:

Il CNRI  rispetta la Dichiarazione Universale dei Diritti Umanitari e la sua relative convenzioni internazionali, inclusa la "libertà di associazione, libertà di pensiero ed espressione, per i media,  per i partiti politici, le religioni, nella libertà di professione e prevenzione di ogni violazione di ogni diritto individuale e sociale e tutte le forme di libertà.

Questione femminile:

L'CNRI  riconosce alle donne "Il diritto di voto e di presentersi come candidate in tutte le elezioni, e il diritto di suffraggio in tutti i referendum", "il diritto di impiego e di libera scelta delle professioni, il diritto di conseguire qualsiasi pubblico ufficio o di occupare qualsiasi professione, incluso la presidenza e la magistratura.": il diritto di scegliere liberamente abbigliamenti e di coprirsi o no in capo", e " il diritto di usare, senza discriminazioni, tutte le risorse per l'istruzione, l'educazione, le attività  atletiche ed artistiche; il diritto di partecipare a tutte le competizioni atletiche ed attività artistiche."

Economia:
Il Consiglio accetta il capitalismo nazionale e il bazaar, la proprietà private e le aziende, così come gli investimenti private. Enfatizza la necessità di utilizzare le ultime scoperte scientifiche e techologiche e vede necessarie relazioni con i paesi industrializzati per ricostruire l'economia iraniana.

Libertà di religioni:

Il CNRI crede nella separazione della Chiesa dallo Stato.
D'accordo con questa ratificazione," tutte le forme di discriminazione contro i  seguaci di varie religioni e denominazioni nel godimento dei loro diritti sociali ed individuali sono proibiti. Nessun cittadino deve godere di privilegi o essere soggetto a privazioni rispetto alla nomina per elezioni, suffraggio impiego, educazione, nella carriera giudiziaria o per nessun altro diritto sociale o individuale, per ragioni di credo o non-credo."


Minoranze Etniche:

Il CNRI riconosce I diritti di tutte le minoranze etniche e nazionali. E' stato adottato un piano per l'autonomia del Kurdistan Iraniano, specificando che "l'amministrazione di tutti gli affari della regione autonoma del Kurdistan," eccetto per quelli relativi alla politica estera, la difesa nazionale, la sicurezza nazionale, il mercato estero, "risiederanno all'interno dell'autorità di organi autonomi".

Relazioni Internazionali:

La politica estera del Consiglio è basata sull'indipendenza, sul rispetto della Carta delle nazioni Unite e la Convenzioni e I trattati Internazionali, relazioni di buon vicinato, cooperazione internazionale e regionale e non-interferenza negli affari interni di altri paesi. Il CNRI supporta la pace in Medio Oriente ed è impegnato nel ,mantenere e proteggere la pace e la tranquillità nelle regioni e condanna ogni aggressione e tentativo di espansionismo. Il consiglio si oppone alla proliferazione nucleare e la produzione di armi di distruzione di massa e missili balistici.

Supporto Internazionale

Negli scorsi 20 anni, il CNRII ha goduto di un considerevole appoggio nei circoli politici di tutto il mondo. Centinaia di parlamentari, capi e partiti politici attraverso l'Europa e gli Stati uniti hanno approvato il CNRI considerata come valida e democratica alternativa contro la dittatura in Iran.

La Maggiornaza al Congresso USA e nei Parlamenti in Gran Bretagna, Italia, Belgio, lussemburgo, Norvegia, e molti Primi Ministri Danesi, Sdvedesi, Francesi, Tedeschi, Olandesi e Svizzeri e centinaia di rappresenatnti del MEP hanno dichiarato apertamente il loro supporto al CNRI e al suo presidente eletto.
 
Supporto in Europa

Giugno 2004: La maggioranza dei membri del parlamento a Lussemburgo chiede urgentemente la rimozione dei Mojaheddin del Popolo (PMOI) dalla lista dei terroristi dell'Unione Europea.

Giugno 2004: 41 Senatori Belga (una maggioranza) preme perchè l'Unione Europea rimuova il principale gruppo di opposizione iraniano, i Mojaheddin del Popolo, dalla lista dei terroristi

Aprile 2004: Più di 120 Europarlamentari approvano una dichiarazione che condanna le violazioni dei diritti umani in Iran, e chiedono la rimozione dei PMOI dalla lista dei terroristi.

Marzo 2004: 318 deputati Italiani riaffermano che I Mujaheddin del Popolo sono la principale minaccia per I Mullah e l'ostacolo più serio all'instaurazione della dittatura religiosa in Iraq da parte del regime iraniano di Teheran".

Gennaio 2004: 305 legislatori britannici premono per la rimozione dei Mojaheddin del Popolo dalla lista dei Terroristi dell'unione Europea e si oppongono all'espulsione dei PMOI dall'Iraq.

Luglio 2002: 453 membri di entrambe le Camere del Parlamento Britannico: "Il diritto del popolo iraniano di opporsi a quello che li terrorizza dovrebbe essere rispettato…Il Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana, la coalizione che conduce la campagna per la democrazia, verso un governo pluralistico e secolare, sta sfidando questo terrorismo interno."

Giugno 2002: La maggioranza del parlamento in Lussemburgo: "Noi possiamo supportare gli Obiettivi del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana per un governo democratico e secolare."

Marzo 2002:
La maggioranza dei membri del Parlamento italiano: "la battaglia dei Mojaheddin è stata riconosciuta da centinaia di parlamentari di tutto il mondo come "l'antitesi del fondamentalismo e del terrorismo". Questa è una Resistenza legittima che si apre a nuove prospettive per un cambio fondamentale in Iran verso la democrazia."

Marzo 2002: La maggioranza dei membri del Parlamento Belga: "Il fondamentalismo islamico, il cui cuore batte in Tehran, è la minaccia principale per la pace del mondo …il supporto degli obiettivi democratici del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana porta alla pace e alla tranquillità di tutta la regione e al rispetto dei diritti umani in Iran."

Supporto in U.S.A. 

Novembre 2002: 150 membri della Casa dei Rappresentanti in USA hanno espresso il loro supporto per gli obiettivi democratici del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana e il suo presidente eletto, la Sig.ra Maryam Rajavi.

Agosto 2001: 32 Senatori U.S.A.: "La politica USA dovrebbe tendere la mano a quelle che lavorano per stabilire un sistema democratico e pluralistico nel loro paese. Il supporto agli obiettivi democratici del Consiglio Nazionale della Resistenza e al suo Presidente-eletto, la Sig.ra Maryam Rajavi, i cui obiettivi sono sostenuti dalla maggioranza degli iraniani, può contribuire all'affermazione della pace, della stabilità nella regione e dei diritti umanitari."

Ottobre 2000: 228 membri della Casa dei Rappresentanti USA: "Dichiariamo  il nostro appoggio alle aspirazioni del popolo iraniano verso un cambiamento fondamentale e per gli obiettivi di democrazia del Consiglio Nazionale della Resistenza che possono contribuire a promuovere la pace, l'affermazione dei diritti umani e la stabilità in questa parte del mondo"

Luglio 1992: 219 membri della Casa dei Rappresentanti USA: "Questa Resistenza è la soluzione al fenomeno del fanatismo dei fondamentalisti. Siamo convinti che il supporto per il Consiglio Nazionale della Resistenza contribuirà all'affermazione della pace e alla stabilità per tutti i paesi della regione".

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