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Iran- Difendere Campo di Ashraf a tutti costi

ImageDa leggere, settembre 2010 – Le forze repressive del governo iraniano hanno ucciso sette manifestanti, attaccandoli durante una manifestazione di protesta nel sud-ovest dell'Iran. Il Massacro del popolo Iraniano continua sotto il comando di Khamenei e Ahamadinejad. Un massacro che dura da 30 anni sotto gli occhi di tutte le organizzazioni per i diritti umani, dell’Onu e dei governi occidentali che hanno un importante rapporto economico con gli ayatollah.

In un messaggio nel 22esimo anniversario del massacro di più di 30.000 prigionieri politici in Iran nell'estate del 1988, la Presidente Maryam Rajavi chiede l'istituzione di un tribunale internazionale per processare i criminali responsabili dei massacri.

La Rajavi sostiene che secondo tutte le prove e sulla base delle opinioni presentate da giuristi internazionali e le stipulazioni di organizzazioni per i diritti umani, questo massacro è un flagrante esempio di crimine contro l'umanità e genocidio. Questo perché il suo obiettivo principale era quello di sradicare uno specifico movimento socio-politico che dava rifugio ad un particolare pensiero, cioè un Islam democratico e tollerante.
La signora Rajavi ha chiesto al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di istituire un tribunale speciale per processare gli autori di questo grave crimine, specialmente perché le persone che nel 1988 hanno attuato la fatwa(ordine religioso) dell'ex Guida Suprema e fondatore, Khomeini, oggi occupano alte cariche politiche e giudiziarie nel regime, continuando a commettere atti criminali e omicidi, in particolar modo Khamenei.

La signora Rajavi ha inoltre parlato delle condanne a morte per gli attuali prigionieri politici, incluse le famiglie dei residenti del Campo Ashraf, in particolare il prigioniero politico Jafar Kazemi, la cui condanna è stata confermata dalla Corte d'Appello del regime clericale. Ha chiesto al Segretario Generale dell'ONU, all'Alto Commissariato per i Diritti Umani dell'ONU e ad altri organi pertinenti di condannare i barbari crimini del regime.
Ora che la cinghia si sta restringendo intorno al collo del regime arrivano nuovi complotti contro i residenti di Ashraf da parte degli agenti segreti iraniani perchè Ashraf  è un vero ostacolo contro l’esportazione del terrorismo e della bomba atomica del regime.

La Rajavi ha aggiunto: “La comunità internazionale deve oggi affrontare una prova cruciale, che include l'adozione di una posizione ferma e il rifiuto di una dittatura criminale che è di fatto una vergogna per l'umanità nel 21esimo secolo.”
Bisogna difendere Campo di Ashraf con tutti i nostri mezzi per poter assicurare la pace nel mondo.

                                                        Associazione Medici Italo-Iraniano
                                                                       Residenti in Italia
                                                                     Dr. Jamshid Ashough

 

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